Cina
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Sinkiang
Ricordo una tappa di trasferimento tra Urumqi e Kashgar durata tre
giorni e fatta con un bus di linea.
E' stato un viaggio interessante ma con qualche imprevisto. Innanzi
tutto avevo prenotato il posto, con non poche difficoltà visto che il
mio cinese pressoché inesistente, ma quando sono arrivato alla fermata
del bus mi sono accorto che la prenotazione non valeva nulla.
Chi prima arrivava si sedeva. E' opportuno avere un posto a sedere
perchè durante il viaggio può accadere di tutto.
Ad un amico, rimasto in piedi, e' capitato di trovarsi una vomitata
nella schiena.
Inoltre i bambini cinesi non usano i pannolini, i loro pantaloncini
hanno uno spacco tra le gambe per cui i loro bisogni li fanno quando e
dove capita.
Sapete, ogni tanto si vedono correre dei rivoli sotto i sedili e lungo
il corridoio... e lo zaino si tiene sulle ginocchia tutto il viaggio.
Se e' possibile e' meglio evitare di avere un obeso come vicino, e vi
assicuro che non tutti i cinesi sono magri. I posti a sedere sono per
tre persone esili.
Le molle nei sedili non ci sono quasi più e quelle che ci sono ti auguri
che si stacchino il più presto possibile. La velocità è di una lentezza
incredibile. I guasti al bus si ripetono ciclicamente ogni tre ore, e
quando non si rompe speri che ci sia qualche imprevisto, cosi' si ferma
per qualche minuto e tu riesci a sfuggire alla straripante presenza del
ciccione che ti siede accanto.
Nota: stavo attraversando il deserto Takla-Makan ad agosto, faceva
caldino.
Per dormire ci si ferma in caravanserragli molto spartani, la pulizia e'
un optional. Non fraintendetemi, e' un bellissimo viaggio, ed
illuminante: e' stato su questo bus che ho sentito parlare per la prima
volta di nazione Uigura libera.
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