Cina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
 

Hard Seat



A proposito di viaggi con mezzi locali, indimenticabili sono stati i viaggi in Cina.
L'ho girata, la seconda volta, per un mese e mezzo, tutta con mezzi locali: treni, bus, taxi, riksciò, camion, donkey cab, biciclette e a piedi.
Il treno per i cinesi è il mezzo di trasporto principale, per cui destreggiarsi fra milioni di cinesi e un'impresa veramente ardua. come entrare in un entrare nella stazione di Beijng è girone Dantesco, tanta e' la calca, e la gente che si vede bivaccare e da' l'impressione di essere nata li'.


Il primo problema lo si ha (o aveva non so se le cose stiano ancora cosi') al momento dell'acquisto dei biglietti. Innanzi tutto bisogna trovare l'ufficio, cosa non facile, anche perchè quello riservato agli stranieri non e' dove c'è quello per i locali.
Il biglietto lo si acquista, previa prenotazione, in un altro ufficio presentando il passaporto.
Infine dopo circa quattro ore si e' in possesso del famigerato ticket e se si riesce a scampare l'orda di cinesi che vogliono ricomprarti il biglietto si e' a buon punto.

Ah dimenticavo, all'atto della prenotazione bisogna specificare se si vuole: hard seat, soft seat, hard sleeper, soft sleeper. La prima volta ho scelto hard seat il più economico.
La tratta era Beijng-Xi'an, circa 20 ore, dalle 15 alle 12 del giorno successivo, quindi tutta la notte.
Viaggio terribile ma illuminante. Innanzi tutto i sedili sono veramente hard, come le panche dei tram a Milano ma non altrettanto puliti. In un posto da tre ci si sta in cinque e a volte in sei persone, sempre con lo zaino a stretto contatto, sulle ginocchia.

In fondo ad ogni vagone c'è un samovar, sempre in funzione, che mantiene in ebollizione un samovar pieno d'acqua al quale i passeggeri possono attingere liberamente, cosa veramente deliziosa.
I cinesi mangiano spesso per cui c'è sempre un viavai verso il samovar.
E' noto che i cinesi hanno il vizio di sputare per cui bisogna stare molto attenti a dove si mettono i piedi. Ad una certa ora la gente comincia a dormire. C'è chi si appoggia al vicino, chi stende un foglio di carta lungo il corridoio e vi si sdraia sopra.

C'è chi si stende sotto le panche e ho visto persone persino sopra le reti porta bagagli.
Il dramma e' quando il cinese che si trova sulla reticella portabagagli sopra a te comincia a sputare.
I vagoni sono sempre pieni all'inverosimile, e quando bisogna salire si va all'assalto. I cinesi sono un miliardo e seicento milioni e lo si nota in modo particolare nelle stazioni.
Nonostante tutto, e' un viaggio umanizzante.
Ho conosciuto un ingegnere aeronautico che da Beijng si recava a lavorare a Chendu, un viaggio di almeno 70 ore, e si considerava fortunato perchè il biglietto del treno glielo procurava l'azienda, cosi' non doveva aspettare mesi per averlo, come gli altri, e quindi ogni due o tre mesi tornava a Beijng a trovare la famiglia.

Durante quelle ore ho capito perchè la gente ad ogni fermata del treno scendeva a fare la famosa ginnastica, l'ho fatta anch'io, e' un vero sollievo per le povere membra anchilosate.
Ammaestrato dall'esperienza, per la seconda tratta, Dunhang-Urumqi , non ho badato a spese e ho preso il biglietto hard sleeper.
Stessa storia solo che al posto della panca hai il tavolaccio tutto per te, una delizia in confronto all'hard seat.
I letti sono a castello, per cui se al piano superiore c'è un cinese si deve mettere in preventivo qualche disagio del tipo un andirivieni a ore impensabili, rumori strani e altre cose di questo genere, ma e un piacere viaggiare sulle hard sleeper si riesce persino a dormire. Memorabile!
 

 

mailto: Indy

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Aggiornato il: maggio 21, 2011.